Mamma Coach…che emozione…sono qui a chiarirmi le idee e a buttare giù la base per questo nuovo progetto.

Mentre con la mente vado a 9 anni fa, al mio periodo post partum.

Mia figlia è nata il 28 giugno 2005 ed esattamente 9 anni fa si trovava ancora in ospedale nell’incubatrice in quanto prematura.

A quell’ epoca mi trovavo da sola nella casa romana dei miei suoceri ad affrontare tiralatte, stress, paura, telefonate di lavoro dalla mia azienda e l’orologio che scandiva il tempo e l’ora esatta in cui mi sarei recata in ospedale per la visita quotidiana a mia figlia…

Oggi a 4 anni di distanza vivo tutto questo come un ricordo lontano e prezioso che mi ha portato in questo momento a scrivere i testi del mio nuovo progetto professionale e mentre alzo la testa guadando negli occhi mia figlia che mangia da sola la sua seconda colazione a metà mattina a basa di latte e biscotti, vivo, da dietro lo schermo del mio portatile, quell’emozione che ti fa capire il senso della vita e per cosa vale veramente osare e superare le sfide che la vita ti pone davanti!

Da circa 10 anni lavoro nel settore della formazione mirata allo sviluppo delle risorse umane in qualità di coach e imprenditore.

Il ruolo del Coach è quello di essere un allenatore e un facilitatore del cambiamento ed entra in “campo” proprio quando c’è una situazione di cambiamento da affrontare. Durante gli anni ho avuto modo di interagire con tante neo mamme e dare loro supporto di coaching durante il primo anno di vita del loro bimbo  per affrontare questa delicata fase di cambiamento.

Quattro anni fa io stessa mi sono ritrovata a vivere questa, come amo definirla, fantastica avventura chiamata “MAMMA” grazie alla nascita di mia figlia Bianca Sofia.

Ho avuto l’opportunità di vivere contemporaneamente i due ruoli, quello di coach e quello di mamma, e da quest’ultima esperienza mi sono resa conto di quanto sia importante e fondamentale avere un supporto esterno durante i primi anni del bimbo.

Le strutture sanitarie e private offrono vari programmi di “affiancamento” alla mamma durante il periodo della gestazione, ma sono spesso carenti per il periodo più “tosto” che noi mamme viviamo quando torniamo a casa con la grande novità, tante domande, qualche paura, buoni propositi e la curiosità di una nuova avventura di vita.

Dal giorno in cui usciamo dall’ospedale o dalla clinica tante ci troviamo a gestire da sole stanchezza, spossatezza, poppate, troppo latte, troppo poco latte, paura, incertezza, gioia, indecisione, pappa, sonno, le alzate notturne, ruttini e rigurgiti…insomma un mondo completamente nuovo rispetto al giorno prima di partorire!

Generalmente dopo i primi giorni il papà torna al lavoro e comincia una vita abbastanza simile a quella di prima, almeno per quanto riguarda le attività e la gestione del tempo. Gia! Peccato che per la neo mamma non sia proprio così!

La vita di prima, fatta di lavoro, palestra, traffico, spesa, amiche, cinema, vita di coppia, vita sessuale, ristoranti sembra lontana anni luce…adesso si prospetta davanti un’intera giornata scandita da poppate e tiralatte annessi (per quelle mamme che ne hanno necessità -io ero una di queste), pannolini, pianti, colichette, tanta stanchezza e un po’ di stress e magari un marito che ha voglia di tornare ad avere una vita sessuale attiva ed appagante con la propria compagna…

Come dicevo prima il papà è fuori a lavorare e le nonne si sentono autorizzate a farsi avanti perchè loro sì che sanno come si accudisce un bambino 😉 😉 .

Le nonne, un argomento al quale mi segno già da ora di dedicare qualche post a parte, sicuramente sono risorse preziose, ma che allo stesso tempo non sempre riescono a far sentire capita e compresa la neo mamma…

Ed ecco che in aiuto delle mamme e in forma molto naturale nasce il progetto “Mamma Coach” il blog che ha l’obiettivo di essere un vero punto di incontro e di riferimento per le mamme che vogliono:

  • sviluppare la loro autonomia nel nuovo ruolo di mamma
  • sviluppare la loro leadership e autostima
  • acquisire la consapevolezza di valere e di essere in grado di fare le scelte migliori per se stesse e per il proprio figlio
  • far chiarezza tra le loro priorità nella vita
  • gestire, eventualmente, la carriera e la vita lavorativa con la nuova identità di mamma
  • superare gli inevitabili  momenti di crisi e di stress
  • continuare ad avere un rapporto di coppia stabile, equilibrato ed appagante da ambo le parti
  • avere strumenti in più per comunicare in maniera efficace con stesse e con il figlio
  • sviluppare l’arte di essere una“Mamma Coach” e del coaching per essere di supporto, in qualità di allenatore mentale, allo sviluppo del figlio nella vita e nel raggiungimento  dei propri successi
  • sganciasi dalla sindrome “mamma perfetta che fa sempre tutto bene”
  • imparare ad usare la propria testa
  • imparare ad essere una mamma ed una donna felice!

In poche parole quello che il blog “Mamma Coach” si prefigge di fare è di

aiutare le mamme ad ampliare i confini del loro pensiero per sperimentare e osare nuovi sistemi in famiglia e al lavoro.

Mamma Coach